PROGETTO

“L’uomo scopre il mondo attraverso il paesaggio e il paesaggio è il suo maestro" (G.Bonini)

Il percorso didattico è stato realizzato in una classe prima di una scuola primaria situata in una frazione del Comune di Maniago, nella zona pedemontana della provincia di Pordenone.
La scuola si trova inserita in una realtà rurale, a sviluppo prevalentemente agricolo, in un ambiente di alta pianura, chiusa alle spalle dall'arco montano delle Prealpi Carniche.
Il paesaggio che circonda la scuola è visibile da più punti di vista, secondo le direzioni Nord-Sud ed Est-Ovest, e consente di osservarne la forma semplicemente facendo scorrere lo sguardo.
Questa posizione favorevole ha spinto noi insegnanti a sviluppare l'idea che ciò che sta attorno alla scuola è un ambiente privilegiato di apprendimento, del quale farne largo e costante uso.
L'insieme delle forme, dalla montagna alla linea degradante della pianura, agli elementi territoriali, tratturi, canali, strade, crocicchi, campi, boschi e terreni incolti, determinano quella rete complessa che caratterizza il paesaggio dove la scuola si trova ad operare.
Determinano la complessità, l'insieme delle attività economiche e produttive, il sistema delle relazioni sociali e culturali, gli elementi estetici e quelli legati allo sviluppo sostenibile del territorio stesso.
Il percorso nasce proprio dalla voglia di far comprendere e narrare il paesaggio agli alunni, un paesaggio che li vede in costante e continua interrelazione, sia nell'agire quotidiano, che nella sua visione futura e che va intesa come capacità di rendersi responsabili per sé e per gli altri dell'ambiente nel quale vivono.

La percezione di questo paesaggio-paese si ha attraverso l'introiezione di una serie di elementi generanti, costitutivi del territorio stesso, che impressionano la lastra fotografica della nostra mente per la loro immediata evidenza. Essi sono la grandiosità, la bellezza, la specificità, l'originalità, la diversità, ma anche la presenza dell'uomo, con il suo modo di intendere e interpretare il luogo dove vive, di trasformarlo, di costruire e mantenere un patrimonio, che non è solo bene ambientale, ma anche sociale, relazionale e di comunità.
E' così che gli elementi della tradizione orale e locale possono essere interpretati, analizzati, classificati, costruendo un intreccio continuo tra storia e natura, tra valori e identità, tra passato e presente in continua trasformazione.
Assumere il valore del paesaggio come impegno dei singoli e di una collettività diviene sul piano della ricerca didattica, una scommessa non semplicistica, che porta a porsi come obiettivo il dare coerenza culturale all'interpretazione della realtà, attraverso una visione sistemica e aperta.
Non si tratta quindi di chiudersi in facili e falsi localismi, ma si tratta di affrontare le tematiche legate all'educazione al paesaggio come bene comune per una società intera, attraverso percorsi e processi di cittadinanza attiva e socialmente partecipata, in modo che gli alunni si interessino del proprio e altrui bene stare e bene essere, qualunque sia il luogo, il sito, il tempo che li trova protagonisti.

Da queste premesse nasce il percorso didattico che è stato realizzato in classe prima, e che prevede uno sviluppo curricolare nell'arco dei cinque anni. Esso non si intende quindi esaurito, ma è il primo passo nell'acquisizione di conoscenze e di strumenti che portano gli alunni ad appropriarsi dei concetti di spazio e di tempo e di quegli elementi culturali che consentano loro di interpretare il territorio.