FASE 2 - LE LINEE E LE FORME DEL PAESAGGIO

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

 

1. L'alunno esplora il territorio circostante attraverso l'approccio senso-percettivo e l'osservazione diretta.
2. L'alunno riconosce relazioni di successione, cicli temporali, mutamenti e permanenze in fenomeni ed esperienze vissute.
3. L'alunno usa la voce ed oggetti per riprodurre suoni dell'ambiente e fatti sonori vissuti.

 

CONTENUTI


• Concetti topologici: vicino, lontano, aperto, chiuso.
• Punti di riferimento: le linee e le forme del paesaggio (chiusura/apertura, linea dell'orizzonte visivo)
• Operatori temporali: successione, ciclicità (stagioni, mesi, settimana...).
• Rappresentazione temporale: mappe per rappresentare le differenze stagionali, grafi del tempo lineari e ciclici.
• Il paesaggio sonoro: suoni naturali e non dell'ambiente.

E' arrivato l'inverno e rilancio il gomitolo con l'intento di seguire nuovamente il filo.
L'esplorazione del bosco avviene alla ripresa delle lezioni dopo le vacanze natalizie.
Il bosco e l'ambiente attorno sono molto cambiati: gli alberi sono spogli, il terreno è fangoso e duro, nel campo di mais le stoppie stanno marcendo, l'aria è frizzante e l'orizzonte pulito e nitido.
La mancanza di foglie e i colori quasi omogenei mettono in risalto l'arco delle montagne che chiude a nord il territorio, in particolare il massiccio del Monte Raut, una cima di ben 2000 metri di altitudine, schiena portante della Val Colvera da dove provengono quattro dei bambini della classe.

In questa seconda uscita gli obiettivi sono più chiari e ai bambini viene affidato un compito: osservare i cambiamenti nel bosco di noci, osservare come è l'ambiente intorno, ascoltare i suoni, i rumori e i colori che incontreremo lungo il percorso, per poter successivamente inventare e costruire una nuova storia delle fate birichine.

Siamo fortunati: uscendo dalla porta della scuola passa un elicottero. Enorme è la felicità da parte dei bambini, che salutano calorosamente. L'elicottero scomparirà e riapparirà varie volte, abbassandosi a salutare i bambini che rispondono con grandissimo entusiasmo. Il volo dell'elicottero porta naturalmente i bambini a guardare in alto e ad osservare la linea delle montagne. Sollecitati, riconoscono i loro nomi e la localizzazione della Val Colvera che viene percorsa ogni giorno da alcuni di loro.

Il rientro in classe porta gli alunni a disegnare liberamente il bosco. Nella rappresentazione iconica i bambini evidenziano i rami spogli e appuntiti che si lanciano verso l'alto.
La verbalizzazione e produzione del testo collettivo ha raccolto le osservazioni effettuate durante l'uscita:
"Oggi siamo stati a trovare il bosco di noci vicino alla nostra scuola.
Abbiamo visto gli alberi spogli, un elicottero che volava sopra di noi, il Monte Raut con la neve, il Monte Jouf e il San Lorenzo. Una nuvola bianca si muoveva lenta nel cielo.
I campi erano di color marroncino e il campo di mais era marcio e bagnato.
Abbiamo sentito il rumore di una ruspa che lavorava, la campana che suonava le ore, il rumore delle eliche dei due elicotteri e i motori delle macchine sulla strada. C'era molto silenzio, si potevano sentire le nostre grida e i nostri passi sul terreno umido e freddo. Due cani hanno abbaiato dietro al cancello chiuso."

Abbiamo posto l'attenzione sulle caratteristiche stagionali, mettendo a confronto quanto visto in autunno e a quanto osservato nel bosco in inverno. Questo ha consentito di produrre delle mappe grafiche con le macro differenze tra le due stagioni.

Si è iniziato anche a costruire linee del tempo, usando colori diversi, per avviare il percorso di approfondimento sulle stagioni e sui mesi. Il concetto di ciclicità è stato colto attraverso l'uso di giochi, filastrocche, costruzione di semplici oggetti di carta, l'uso del gira gira, in azioni che consentono di sperimentare, in un andare e tornare, fare e smontare, la rappresentazione del tempo lineare e quello ciclico.

 

Usando le carte sonore abbiamo ricostruito la sequenza dei suoni che abbiamo ascoltato durante l'uscita. Le carte sono state usate per interpretare una piccola sonorizzazione che è stata poi inserita nell'animazione. Il suono dei passi nel campo di mais è stato realizzato stropicciando la carta di giornale. Le carte sonore, fanno parte dei giochi che produciamo durante l'anno e che i bambini usano liberamente, conservate in buste di carta nel quaderno.

Si trattava di produrre la nuova storia: "Nel fantastico bosco di noci: in inverno..."
Con i bambini abbiamo identificato quattro elementi chiave che sono stati rilevati durante l'uscita:
• Fate birichine
• Monte Raut
• Nuvola
• Neve
Situazione:
• silenzio, bosco vuoto e gelato (tristezza)
• confusione, bosco rianimato improvvisamente, cosa succede? (attesa, allegria)
Tecnica per la creazione della scena:
• riprendere i disegni del bosco e rappresentare gli alberi con strisce più o meno appuntite di carta ricavate da vecchie riviste
• collocare il canale, mettendolo il più possibile in evidenza (le fate birichine vanno in letargo e dormono in inverno come molti animali, quindi questa è la loro casa)
• personalizzare il Monte Raut rendendolo un personaggio fondamentale per la storia e per la scena.
Sonorizzazione:
• in questa puntata essere più protagonisti, non solo nella registrazione, ma anche inventando filastrocche, assumendosi il ruolo in personaggi specifici e costruendo una sonorizzazione di sfondo;
• usare le fotografie che sono state effettuate durante l'uscita per rivedere le forme del paesaggio, i colori, le sensazioni provate.

 

Quanto concordato con i bambini è stato puntualmente realizzato, arrivando a:


• creazione del testo della storia
• registrazione su mp3 del testo e della sonorizzazione
• costruzione dello sfondo e dei personaggi

Anche per questa nuova storia, Nel fantastico bosco di noci, 2^ puntata, il montaggio, con la tecnica abituale, è stato effettuato ancora da me, portando agli alunni il prodotto finito, che continua però a sollevare entusiasmi da stadio, e a chiedere di essere riproiettato. Mantengo ancora questa modalità perché voglio che sia alta la curiosità sul "come fa a venire così?" Sarà questa l'operazione che realizzeremo con la terza puntata: l'immersione nell'animazione.