FASE 3 - SULLE TRACCE DI...

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

 

1. L'alunno struttura e amplia la carta mentale relativa allo spazio vicino attraverso l'osservazione guidata del paesaggio.
2. L'alunno individua tracce e le usa come fonti per ricavare conoscenze su fatti ed eventi accaduti.
3. L'alunno usa la voce, gli strumenti e il corpo, traducendoli in parole ritmate, azione motoria ed espressione musicale per interpretare una storia inventata.
4. L'alunno utilizza semplici materiali multimediali per comunicare un'esperienza vissuta.

 

CONTENUTI

 

• Percorsi nello spazio: il reticolo semplice (sua rappresentazione), posizione di oggetti nel reticolo, le direzioni, muoversi e muovere nel reticolo.
• Fonti: il significato di traccia, classificazione di tracce e ritrovamenti.
• Rappresentazione temporale: mappe per rappresentare le differenze stagionali, grafi del tempo lineari e ciclici (ampliamento).
• Ritmo: invenzione di rime, filastrocche e giochi di parole. Sonorizzazione binaria con piccolo strumentario
• Animazione: successione, spostamento sullo sfondo, clic fotografico, tempo del clic.

In questo territorio la primavera tende a farsi sentire un po' più tardi, così, resistendo alle richieste continue dei bambini, arrivo dopo le vacanze pasquali a programmare l'uscita, confidando nel miglioramento della stagione.

Il gomitolo lanciato al momento giusto promette orizzonti nuovi e assolutamente grandiosi, come sa essere (seppur per un tempo piuttosto breve) la primavera nella pedemontana pordenonese.

Questa terza uscita richiede agli alunni una maggior consapevolezza nell'osservazione e nel compito che gli è affidato: avranno degli strumenti che dovranno essere utilizzati collaborando assieme, facendo rilevazioni precise e prendendo annotazioni su una scheda guida.
Questa modalità di lavoro consente a me di monitorare e verificare l'acquisizione di conoscenze relative alla comprensione e all'uso del reticolo, la capacità di riconoscere, classificare, denominare i cambiamenti stagionali con riferimento ai luoghi conosciuti oltre ad avviare il concetto di fonte dall'analisi delle tracce.

Intrecci con carta
Intrecci con carta
Giochi sul reticolo a fili
Giochi sul reticolo a fili

Prima dell'uscita abbiamo lavorato sulla costruzione del reticolo, attraverso giochi in palestra e cortile, intrecci di fili e carte colorate, filastrocche cantate e usate con il sistema delle carte-gioco per realizzare e reinterpretare i giochi tradizionali come quello della "campana", giochi della "caccia al tesoro" con il computer e su carte geografiche semplici.

Interessante è stato il gioco-cantato "Alla fiera dell'Est".

Fasi del gioco:

  • memorizzazione del testo e della melodia
  • uso delle carte gioco per facilitare il processo di memorizzazione
  • uso delle carte sul reticolo a fili in cortile: trovare/posizionare le carte sul reticolo, effettuare il percorso da una carta all'altra, descrivere il percorso, muovere i compagni sul reticolo per raggiungere una carta scelta
  • rappresentazione delle direzioni e coordinate del reticolo (A4 - D1...)
  • costruzione di una linea del tempo delle carte indicando le frecce PRIMA DI e DOPO DI

I bambini hanno facilmente memorizzato il testo e hanno continuato a giocare liberamente in cortile con il reticolo nei momenti della ricreazione. In classe la linea del tempo esposta è diventata un gioco nei momenti di pausa: i bambini la usano regolarmente per ripeterla, reinventarla, inventare nuovi intrecci.

Alla fiera dell'Est: gioco libero
Alla fiera dell'Est: gioco libero

Nell'uscita i bambini hanno:


•Osservato liberamente il bosco e il cambiamento degli alberi, del campo di mais e del sottobosco

• Fatto rilevazioni con l'uso del reticolo prima sul piano orizzontale e poi sul piano verticale
Compilato la scheda guida
• Fotografato le situazioni
• Osservato il limite orizzontale della pianura

Oltre alla scheda guida avevamo con noi un reticolo che ha consentito agli alunni di: rilevare le tracce su una porzione definita di spazio, nel campo di mais hanno osservato il concime di colore azzurro e le tracce lasciate dalle gomme del trattore; registrare quanto si trova sul terreno in uno spazio limitato, in particolare sono stai ritrovati alcuni rifiuti vicino al bordo della strada.

Gli alunni hanno riportato nella scheda quanto hanno visto attraverso il reticolo.

Ecco alcuni esempi:

Dall'analisi delle produzioni realizzate durante l'uscita si può notare come gli alunni abbiamo colto le forme principali e i punti di riferimento macro che apparivano attraverso il reticolo:

  • Il Monte Raut
  • il Monte Jouf
  • il Monte San Lorenzo
  • la posizione della Val Colvera che si trova dietro al Monte Jouf e della strada che conduce verso Frisanco, posizionata tra il monte Jouf e il San lorenzo
  • Il punto preciso del campanile della chiesa
  • la sovrapposizione dei piani (chi sta davanti e chi sta dietro)

Il lavoro è proseguito in classe con l'uso della foto del paesaggio con il reticolo. Agli alunni è stato chiesto di:

  • ripassare i contorni dei macro oggetti del paesaggio con un pennarello
  • ricalcare su un foglio trasparente quanto ottenuto
  • confrontarlo e discutere assieme dei risultati, ponendo particolare attenzione alla procedura (dalla foto del territorio alla rappresentazione delle sue forme)
dalla foto...
dalla foto...
al disegno
al disegno

Si è discusso anche sull'uso della mappa, su come essa racconti e descriva uno spazio.

I bambini hanno costruito assieme una mappa logica:

Aver trovato dei rifiuti nel bosco sollecita alcune riflessioni sul tema dell'inquinamento, in particolare i bambini, attraverso la discussione, cercano una definizione collettiva che viene sintetizzata attraverso la seguente mappa: